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Redditi dei frontalieri: persistono i dubbi

4 giu 2004
Redditi dei frontalieri: persistono i dubbi
I dubbi che c’erano non sono stati dissipati, ma la scadenza del 21 giugno incombe. E’ la data entro la quale i frontalieri sono chiamati a presentare la propria dichiarazione dei redditi in Italia e a versare l’imposta dovuta. Ma non solo. Unitamente al saldo, a giugno dovranno versare anche il primo acconto per l’imposta sui redditi del 2004. Si potrà comunque rateizzare il tutto in un massimo di 5 rate mensili. Dubbi, si diceva. Tutt’altro che chiariti, poiché le differenti norme vigenti in Italia e a San Marino non consentono la determinazione certa del carico fiscale che, d’ora in poi, graverà sui lavoratori frontalieri. Qualche esempio, ben illustrato sul sito “ilfrontaliere.com”. La franchigia di 8.000 euro, concessa dalla finanziaria 2003, grazie alla quale viene tassata la sola parte di retribuzione eccedente tale importo. La finanziaria italiana non specifica però, se la franchigia spetti indipendentemente dal numero di giorni lavorati. Come si calcolano gli 8.000 euro nel caso in cui il soggetto non abbia lavorato un anno intero? E ancora, i contributi previdenziali. In Italia, quelli versati all’Inps non concorrono alla base imponibile, tant’è vero che il reddito certificato sul modello Cud non li contempla. Nel modello IGR-G sammarinese invece, ci sono. Bisogna decurtarli usando come documentazione le singole buste paga. Questa difficoltà emerge a causa della grande differenza tra il modello Cud italiano e l’equivalente IGR-G sammarinese. Inoltre, il Tfr. In Italia viene erogato al dipendente al termine del rapporto di lavoro, e come tale viene maturato nel corso degli anni, dunque non da sommare all’imponibile ma tassato separatamente. L’aliquota di tassazione è calcolata, così, sulla base della media degli ultimi anni. A San Marino invece il Tfr viene erogato ogni anno, come fosse una 14esima. Dunque, viene sommato all’imponibile. E ancora, le polizze integrative, la cosiddetta pensione privata. L’importo massimo che un dipendente può dedurre viene determinato sulla base del Tfr, ma a San Marino, visto che non esiste, non si sa materialmente come calcolare quest’importo.

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