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Saldi a San Marino: le vendite nei megastore al +15%.

16 gen 2007
Andamento in chiaroscuro per i saldi a San Marino. I megastore di abbigliamento parlano del 15% in più di vendite rispetto allo scorso anno, mentre gli esercenti di boutique e negozi registrano circa lo stesso volume di vendite.
Su un dato sono tutti d’accordo: le temperature più miti che stanno caratterizzando questo inverno hanno rallentato la vendita di cappotti e abbigliamento pesante.
Pochi, invece, i sammarinesi che hanno ridotto gli acquisti natalizi in attesa dell’apertura dei saldi come invece sembra essere avvenuto in Italia dove le organizzazioni dei commercianti hanno stimato flessioni consistenti degli acquisti al punto che, la Confcommercio di Riccione ha chiesto di rivedere le date dei saldi sostenendo che le attività commerciali, abbigliamento e calzature sono state le più penalizzate nel periodo di corsa ai regali di Natale.
Dalle statistiche, infatti, risulta che il 50% delle famiglie italiane aspetta il periodo dei saldi per acquistare capi di abbigliamento. Sono infatti sempre di più le persone costrette a indebitarsi, anche rateizzando i libri per mandare i figli a scuola, come dimostra il trend di crescita del credito al consumo che indica un incremento costante dell’espansione dei prestiti, dei finanziamenti erogati attraverso le carte di credito o contro la cessione di un quinto dello stipendio.
Sul Titano invece la corsa all’acquisto dei regali di Natale non ha registrato flessioni, così come quella ai saldi. La spesa media per famiglia, secondo gli esperti, sarà di 390 euro mentre chi vive solo investirà, nei ribassi di gennaio, circa 800 euro.

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