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Consiglio: dopo l'unanimità, l'Aula si divide su odg della maggioranza

"Troppo vago e senza condivisione" - accusa l'opposizione. Tra le linee strategiche date al Congresso, la valutazione di una nuova struttura ospedaliera

di Monica Fabbri
27 apr 2020
Consiglio: dopo l'unanimità, l'Aula si divide su odg della maggioranza

Parola chiave: cautela. Mentre, fuori dal Consiglio, il mondo economico scalpita per riaprire, nella convivenza con il virus il Segretario Stefano Canti si appella al rispetto di presidi e distanze. I decreti scadono il 4 maggio e la riapertura – ribadisce il Segretario alle Finanze Gatti – dovrà essere legata alla capacità di garantire la sicurezza. Sul fronte degli aiuti, “non ci saranno interventi a pioggia. La vera sfida sarà indirizzare le risorse verso un progetto”. Fondamentale, per Denise Bronzetti, sostenere chi ha davvero necessità e atteggiamenti virtuosi. “Non possiamo fare finta che i settori siano tutti uguali, c'è un comparto che ha perso il 100% del fatturato”, afferma con forza il Segretario al Turismo Federico Pedini Amati, che chiede coraggio nel riconoscere tutti i danni.

In Aula emergono posizioni trasversali sulla visione futura del paese. Passa un Ordine del Giorno della maggioranza che dà mandato al Congresso (coinvolgendo categorie e parti sociali) di procedere con un piano di riapertura graduale di attività e mobilità; di normare uno “Stato di emergenza sanitaria”, ricerca e sperimentazione clinica; di valutare la costruzione di una nuova struttura ospedaliera e studiare un protocollo per il lavoro a distanza sia nel Pubblico che nel privato. Libera lo boccia: “E' vago sui presidi – accusa il capogruppo Eva Guidi - non riporta tempistiche, mancano interventi economici, non condivide con l'opposizione ma dà ulteriore e generico mandato al Governo”. “C'è un'emergenza democratica”, accusa Marica Montemaggi. “Non si assegnano più poteri al Congresso - chiarisce Giovanni Zonzini - anzi, si riafferma la centralità dell'aula, dato che il Governo farà proposte che il Consiglio discuterà”.

Il Consigliere di Rete torna poi sulla gratuità della sanità, principio riaffermato dal Segretario Ciavatta dopo che il Consigliere Dc Alessandro Cardelli definiva non equa una sanità gratuita per tutti. Per Zonzini l'accesso a prescindere dal reddito è principio di civiltà al quale non possiamo rinunciare. Si allinea Giuseppe Morganti. “Qui non si mette in discussione la sanità gratuita per tutti - chiarisce Francesco Mussoni - “ma come può reggere – chiede - senza potenziare la libera professione e fare in modo che le persone contribuiscano ai servizi?” E invita ad uscire da certi tabù politici. Tornando all'ordine del giorno, Domani Motus Liberi lo appoggia: “dà un mandato deciso e chiaro su strategie sanitarie e per il rilancio dell'economia”, afferma Mirko Dolcini. “Mi sarei aspettato proposte reali e concrete sulla fase due, su chi e come riaprirà”, commenta Nicola Renzi. “Siamo ancora alla fase di studio. E' il momento di agire”: E ancora: dà un mandato troppo vasto, non cita l'opposizione e manca l'aspetto della scuola, su cui futuro l'Italia ha già ampiamente preso posizione”.

“La fase due non era il tema di questo dibattito”, precisa il capogruppo Dc, che conferma il pieno sostegno del suo partito. “Questo odg non vuole andare sui temi già nella gestione ordinaria dell'attività del Congresso – spiega - ma dà una linea generale molto ampia, proprio per affrontare temi ulteriori al suo mandato”.

Respinto, invece, l'Odg di Libera sulla scuola, in cui si impegna il Segretario Belluzzi a riferire sull'organizzazione didattica, predisponendo interventi organizzativi per una ripresa dell'anno scolastico e l'avvio di quello nuovo. “Non sta a me indicare una data” afferma Belluzzi. “Quell'ordine del giorno è condivisibile – dice - solo quando si ringraziano gli insegnanti per lo sforzo fatto”. La maggioranza lo respinge: “C'è già un impegno – dice - in quella direzione”. Si passa quindi alla ratifica dei Decreti Legge emessi dal Governo a partire dal giorno successivo alla conferma del primo caso di Coronavirus sul Titano: l'attribuzione al Segretario di Stato Ciavatta del potere di Ordinanza per emergenze di sanità pubblica; l'istituzione della figura di Commissario Straordinario e misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza.

Passa l'emendamento della maggioranza che depenalizza il divieto assoluto di mobilità per chi è in quarantena. Non si va nel penale ma rimane la sanzione pecuniaria da 500 a 2000 euro.

Dopo tre giorni di confronto sereno, gli animi si scaldano su un emendamento di Libera per una unità per la ripartenza, con il coinvolgimento di tutta la politica. Per l'Esecutivo è “un tentativo di commissariare il Governo”, e non passa. Sempre Libera propone di trasferire sulla Smac pensioni e parte dello stipendio erogato da Stato ed Enti partecipati per incentivare i consumi interni. Soluzione che il Segretario Gatti può generare problemi, dato che non rende possibile il versamento di impegni come i mutui. Invita a ritirarlo per approfondire successivamente, in un provvedimento di legge ad hoc, da portare a breve.

L'Aula procede con gli emendamenti successivi.


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