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La Segreteria Affari Esteri ha presentato il lavoro del gruppo tecnico sull'UE

17 mar 2011
Prematuro presentare la domanda di adesione all'Unione Europea, prima è necessario completare tutti gli approfondimenti. E' una risposta diretta quella del segretario di Stato agli Affari Esteri, alle domande del Comitato promotore del referendum, annullato dalla sentenza del Collegio Garante. "Il governo - ha detto - non ha alcuna intenzione al momento di presentare domanda di adesione". Inevitabile che la prima serata di presentazione del lavoro portata avanti dai tecnici per valutare le modalità di integrazione, si trasformasse anche in un momento di confronto sui temi politici. "Antidemocratico - sostengono i fautori dell'adesine - impedire ai cittadini di esprimersi". "Prima dare a tutti le necessarie informazioni", replica la maggioranza. Il rapporto degli esperti evidenzia punti di vicinanza di San Marino e le sue norme ma anche elementi di distanza dagli standard europei. Fra le forme di integrazione la posizione terza, lo spazio economico europeo, l'adesione a pieno titolo. Queste sono le condizioni sulle quali si è articolato il lavoro di approfondimento e di comparazione. Sulla libera circolazione delle persone, ad esempio San Marino dovrà rivedere le sue norme compresa la nuova legge sulle residenze e questo indipendentemente dalla scelta di adesione o da quella intermedia dello spazio economico. Non è mancato un passaggio sulla fiscalità. Opportuno per il Titano il passaggio, magari graduale, ad un regime Iva. Infine i costi. In caso di adesione a pieno titolo nel 2009 sarebbero ammontati a circa 9 milioni di euro. Per lo spazio economico europeo esattamente la metà (4,5), ma in questo caso senza alcun accesso ai finanziamenti o sostegno al processo di adesione.

Sergio Barducci

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