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E' pronto il primo "Game Boy" senza batterie

Si alimenta grazie all'energia solare e a quella impressa sui tasti dalle dita del giocatore

di Mirco Zani
13 set 2020
E' pronto il primo "Game Boy" senza batterie

E' ormai più di un prototipo e sta per fare il suo esordio alla conferenza UbiComp 2020 dai ricercatori statunitensi della Northwestern University insieme ai colleghi della Delft University of Technology, olandesi. L'aspetto esteriore della nuova Game Boy è rimasto del tutto simile a quello originale della celebre consolle portatile uscita negli anni novanta, mantiene il funzionamento con le stesse cartucce permettendo di giocare a Tetris, Scacchi e Solitario praticamente all'infinito. Uno dei punti deboli delle prime consolle portatili era proprio il continuo scaricarsi delle "pile" o batterie poi sono arrivate quelle di nuova generazione alimentate con batterie come quelle dei cellulari, con il nuovo Game Boy tutto questo diventa un lontano ricordo, basteranno infatti solo brevissime interruzioni, rapide quanto un batter d'occhio per ricaricarlo e ripartire immediatamente con il gioco. 


"Il gioco sostenibile diventerà una realtà e noi abbiamo compiuto un importante passo in questa direzione, sbarazzandoci della batteria", a dirlo è Przemyslaw Pawelczak della Tu Delft, che aggiunge poi, "con la nostra piattaforma vogliamo dimostrare che è possibile un sistema di gioco sostenibile che fa divertire chi lo usa". La console di gioco, chiamata Engage, ha pannelli solari intorno allo schermo e pulsanti smart che convertono la pressione esercitata dal giocatore in energia. Quando passa da un tipo di alimentazione all'altro, va incontro a brevi perdite di potenza: per garantire una durata di gioco accettabile, l'hardware e il software sono stati progettati per avere un consumo energetico efficiente e sempre monitorato.


Ma non è tutto, è stata messa a punto una nuova tecnica per conservare lo stato del sistema in una memoria non volatile, in modo da poter riprendere il gioco esattamente da dove si era interrotto non appena si riacquista potenza, cosa non trascurabile. In una giornata non troppo nuvolosa, con un gioco che richiede almeno un moderato numero di tocchi sui pulsanti, il gioco si interrompe per meno di un secondo ogni dieci: per i ricercatori la prestazione è compatibile con giochi semplici come Tetris, scacchi e solitario, ma non ancora con i videogiochi d'azione.


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