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Il Casale la Fiorina è tornato a fare discutere

9 giu 2010
Il Casale la Fiorina è tornato a fare discutere
Il Casale la Fiorina è tornato a fare discutere
Nel mirino dei sindacati, e in particolare della fups-csdl, la gestione della casa per anziani che vorrebbero venisse affidata all’Iss, con vantaggi economici e garanzie di qualità dei servizi. Le polemiche, insomma, non si placano. La struttura, ampia e moderna, dispone di 50 posti letto suddivisi in due nuclei. Il centro diurno verrà attivato prossimamente; entro l’autunno sarà invece pronto l’immobile con altre 50 disponibilità. Gli anziani sammarinesi ospiti fuori confine sono rientrati quasi tutti. Attualmente al Casale ce ne sono 21; ne sono attesi altri tre dalle strutture convenzionate e altri 20 da lista d’attesa. E’ possibile accedere anche privatamente. Il costo della retta che l’Iss versa all’ente gestore varia a seconda della disabilità dell’utente e va dai 70 ai 112 euro giornalieri. All’anziano l’Istituto di Sicurezza Sociale ritira la pensione e chiede alla famiglia una partecipazione a seconda delle sue disponibilità economiche. La Fondazione Casale la Fiorina non ha dubbi sulla professionalità e la serietà dell’ente gestore. “Lo conosciamo bene – dichiara Floriano Andreini – dato che gestisce anche la casa di riposo di Longiano.” La Fondazione rassicura sulla qualità e ricorda che la gestione privata non è un’ idea nata per caso, ma una scelta condivisa, prevista nella convenzione stipulata tra Sums e Stato che condividono la proprietà al 50% ciascuno. C’è poi un contratto di locazione che prevede una prima fase triennale, e solo in base al servizio verrà deciso se rinnovarlo per altri sette anni. La valutazione sarà data, in sinergia, da Iss, Autority e Fondazione. Andreini ricorda che c’è una legislazione che stabilisce parametri precisi offrendo garanzie massime nel controllo delle strutture sanitarie.

Monica Fabbri

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