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Comunità in festa per Sant'Agata

7 feb 2005
Festa di Sant’Agata, copatrona della Repubblica. Una celebrazione sentita in territorio, ma forse ancor più ricordata dalle 24 comunità dei sammarinesi residenti all’estero. Perché vera occasione per riaggregare i concittadini lontani attorno alle proprie origini, nella celebrazione di uno dei culti più vivi della storia della patria, accanto a quello della fondazione. Come per il 3 settembre, anche il 5 febbraio la festa si celebra a tavola: il pranzo è il momento prescelto per aggregare fratellanze e associazioni dei residenti all’estero. Una usanza viva anche nella vicina Italia, dalla comunità di Liguria fino a quella di Ravenna, dove la festa di Sant’Agata è divenuta occasione per la consegna delle borse di studio agli studenti e per una lezione di storia sulla figura del concittadino Maiani durante il fascismo e la ricostruzione.
Una giornata dedicata a Sant’Agata con un significato in più per la comunità di New York che proprio il 5 febbraio ha celebrato i 70 anni dalla sua costituzione. Alla Fratellanza newjorkese il messaggio della Reggenza, che esprimendo vicinanza ai concittadini d’oltreoceano ha richiamato al senso dell’essere Comunità: “Comunità è convivenza civile, è possedere beni e tutelare insieme il prosieguo delle tradizioni”. Ancora dalla Reggenza un richiamo alle tradizioni e al senso di appartenenza: “Perché la cultura di un popolo – hanno dichiarato i Capi di Stato - non si impoverisce con la lontananza dalla propria terra se non viene spezzato il sentimento forte dell’appartenenza”.

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