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Covid: l'ospedale si riconverte dopo l'aumento dei casi. Allarme Iss: "Preoccupa incremento positivi"

Operazioni solo per urgenze e oncologia. Servizi ridimensionati

16 mar 2021

L'annuncio riporta la mente allo stesso periodo vissuto nella prima ondata della pandemia, un anno fa. L'ospedale di Stato si riconverte a causa dell'aumento dei ricoveri. E arriva una stretta sui servizi offerti per poter affrontare questa nuova fase. C'è “forte preoccupazione”, scrive l'Iss, per il “notevole incremento” delle infezioni da Covid-19 negli ultimi due giorni e il ritmo di diffusione del virus. L'Istituto innalza, dunque, il livello di emergenza sanitaria. Il reparto Covid è saturo, spiega.



La Geriatria viene quindi adibita a “zona rossa”, di isolamento, per aumentare i posti letto e in Ostetricia e Ginecologia parziale riduzione dei posti, come già avvenuto in Pediatria. Chirurgia e sale operatorie restano operative solo per urgenze e pazienti oncologici. I servizi sul territorio vengono ridimensionati. Attivi solo per le urgenze i tre centri sanitari. Da giovedì prossimo vengono chiusi temporaneamente gli ambulatori decentrati di Chiesanuova, Montegiardino, Faetano, Fiorentino e Acquaviva. Le prestazioni ordinarie non potranno essere garantite, spiega l'Iss, per la quantità di personale occupato nell'emergenza e le vaccinazioni.

Sul fronte dati, sono 50 i nuovi casi rilevati in territorio. In parallelo, però, i guariti sono 64. Tra i dati in aumento c'è proprio il totale dei soggetti in ospedale: 20 nel reparto Covid e 8 in terapia intensiva la cui occupazione però diminuisce (ora è al 67%). Si va avanti con la campagna vaccinale. 5430 le prime dosi già somministrate. E dopo l'apertura alle prenotazioni per i soggetti dai 65 ai 70 anni, al via anche gli appuntamenti per la fascia 60-65 anni.




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