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Rimini: prostituzione sotto controllo

28 ago 2007
C’era anche Don Oreste Benzi, in Prefettura a Rimini. Il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII nei giorni scorsi ha incassato l’appoggio del Sindaco di Riccione Daniele Imola che, sull’emergenza prostituzione ha dichiarato: “Se non interveniamo subito dalla Romania ne arriveranno a migliaia. Le multe non servono, bisogna impedire alle prostitute di lavorare. Ha ragione Don Benzi si è perso il metodo. La Riviera non solo non fa più scuola ma rischia di essere sommersa dalle lucciole”. Per il Prefetto di Rimini Domenico Mannino le prostitute sono meno di 50.
Il fenomeno, in Italia, presenta numeri terribili. 18.000 le donne coinvolte nella prostituzione. Il 65% lavora in strada, il 35% in albergo o in appartamento. Il 20% è minorenne. 25.000 le prostitute straniere. Sono soprattutto nigeriane, ma anche albanesi, polacche e bielorusse. Il 10% del totale è vittima del racket e costretto al mestiere sulla strada a seguito di minacce dirette, anche, a parenti o figli rimasti in patria.Da 5.000 a 7.000 euro: tanto rende al mese una prostituta al suo sfruttatore. Nove milioni i clienti che si rivolgono al sesso a pagamento. L’Emilia Romagna è tra le 7 regioni con la maggiore presenza di prostitute di strada. Circa 90 milioni di euro, il giro d’affari mensile della prostituzione in Italia. L’80% dei clienti chiede alle prostitute di non usare il preservativo.

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