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Sanità: i vertici dell'Iss si difendono cifre alla mano

5 giu 2004
Sanità: i vertici dell'Iss si difendono cifre alla mano
I vertici dell’Iss si difendono dalle accuse di malasanità. L’ospedale, dicono, è un patrimonio dell’intera collettività. E presentano cifre eloquenti.
Oltre 60.000 visite mediche all’anno, con una media di oltre due visite per cittadino residente. 215.000 le ricette prescritte, 30.000 le certificazioni. Circa 19.000 le prestazioni effettuate dal solo pronto soccorso, mentre il laboratorio analisi, che ha ottenuto la certificazione di qualità, ne ha svolte 900.000 nel settore clinico immunologia ematologia e coagulazione. Sono circa 1.800 gli interventi operatori maggiori effettuati. Oltre 13.500 le visite specialistiche di ostetricia e ginecologia, più di 19.000 quelle di pediatria. L’Iss in cifre, secondo il direttore sanitario Dario Manzaroli, è a tutti gli effetti la maggiore azienda sammarinese, coi suoi 1.110 dipendenti “che ogni giorno – ha detto – fanno sì che questa macchina così complessa funzioni bene. Reggiamo il confronto con qualsiasi struttura vicina”. “Siamo consapevoli del fatto che sia l’eccezione a fare notizia, piuttosto che la normalità – sono le parole del direttore Antonio Carattoni – ma ci piace ricordare le migliaia di atti sanitari adeguati e di alta qualità che si compiono ogni giorno”. Affiancati da quasi tutti i primari dei reparti, i vertici dell’Iss difendono la struttura e bacchettano informazioni che definiscono distorte. “La nostra équipe sanitaria – aggiunge Manzaroli – è di primissimo livello. Certo, si può sbagliare e i nostri errori li pagano persone umane, ma non è facile fare questo lavoro, le responsabilità sono enormi e non cessano mai, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Il dialogo col paziente però non viene mai meno, ed anche chi ha sperimentato strutture esterne riconosce i nostri meriti”.

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