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La segreteria risponde ad un'interpellanza su RTV: il governo intende investire nella televisione

17 giu 2013
La segreteria risponde ad un'interpellanza su RTV: il governo intende investire nella televisioneLa segreteria risponde ad un'interpellanza su RTV: il governo intende investire nella televisione
La segreteria risponde ad un'interpellanza su RTV: il governo intende investire nella televisione - L'interpellanza mirava a chiarire una serie di dubbi sul recente passato di Rtv e soprattutto sul su...
L'interpellanza mirava a chiarire una serie di dubbi sul recente passato di Rtv e soprattutto sul suo futuro. Il segretario Iro Belluzzi, che ha risposto a nome del segretario alle Telecomunicazioni Fiorini, assente per impegni istituzionali, è partito dall'accordo in materia radiotelevisiva del marzo 2008, in realtà mai ratificato dall'Italia, anche se le parti si sono sempre comportate come se fosse vigente. Il nuovo esecutivo italiano è già stato interessato dal governo di San Marino sulla necessità di perfezionare l'accordo, senza escludere una rinegoziazione. Dall'Italia sono già arrivate rassicurazioni in merito. Sul contributo economico riferito al 2012, dovrebbe arrivare entro il mese di luglio. Rassicurazioni anche per il 2013, nonostante la mancata autorizzazione nel consueto decreto milleproroghe a fine 2012, causa assenza di un esecutivo con pieni poteri. Il governo, ha riferito, intende investire nella Rtv purché venga conseguito l'obiettivo di rientro dal deficit di bilancio e di pareggio a partire dal 2015. Il bilancio 2012 è ora consultabile sul sito di Rtv, per rispondere ai criteri di massima trasparenza dettati dalla nuova direzione. Infine sulle presunte dimissioni dell'ex direttore generale, il segretario ha parlato di notizia infondata: la cessazione del rapporto, ha specificato, è avvenuta perché da parte dei soci, Eras e Rai, è stata ravvisata la necessità di un cambio di gestione anche per motivi legati proprio al bilancio: già un ordine del giorno del marzo 2012 sottolineava infatti la necessità di un maggiore rigore finanziario.

Francesca Biliotti

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