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Lavoro, secca bocciatura della Cdls alla riforma. Lonfernini: "Abbassare i toni"

di Monica Fabbri
5 mag 2021

 La CDLS non usa mezzi termini dopo il primo faccia a faccia con il Segretario di Stato Lonfernini sulla  bozza di riforma del mercato del lavoro. “Aumenta la precarietà e non crea nuova occupazione. Con questa impostazione sembra che si vogliano creare i presupposti per accontentare tutti fuorché giovani generazioni, donne e fasce più deboli, in attesa di essere ricollocate e riqualificate”, scrive il sindacato.  “Si apre solo la strada alla precarizzazione penalizzando l’occupazione interna” –  tuona il Segretario Generale Gianluca Montanari, che critica anche la mancanza di un concreto riferimento ad un progetto di formazione e riqualificazione. “Con l’alibi perfetto, motivato dalla mancanza di esperienza e preparazione sorge legittimo il dubbio che il Governo – in sintonia con alcune associazioni imprenditoriali - voglia riaprire la porta alla colonizzazione di lavoratori forensi, relegando i sammarinesi e residenti ad attività precarie, marginali e con retribuzioni medio-basse”.



Secca bocciatura anche per le misure relative all’inquadramento degli amministratori delle società, all’assunzione dei soci di minoranza e al lavoro dei pensionati. Il Segretario Generale della CDLS torna quindi alla carica sulla necessità “preliminare” di definire quale sarà il “Progetto Paese” e le future linee di sviluppo dell’economia sammarinese. “La nostra Repubblica – conclude Montanari - ha bisogno più che mai di uno sforzo corale e non certo di solitarie primogeniture o provvedimenti stralcio e fortemente sbilanciati”.  Lonfernini dal canto suo invita i sindacati ad abbassare i toni su un provvedimento – dice - “che stiamo discutendo” e su cui assicura condivisione. “Registrerò tutte le osservazioni, che potranno essere parte integrante del lavoro che riteniamo necessario”. La premessa rimane però quella di abbassare toni “da tempi bui”. “Inconcepibile e inaccettabile – conclude - leggere comunicati con una terminologia che non risponde in maniera più assoluta ai tempi che viviamo”. 




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