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Coppa Davis: Seppi e il doppio, l'Italia può farcela

28 gen 2013
Coppa Davis: Seppi e il doppio, l'Italia può farcela
Coppa Davis: Seppi e il doppio, l'Italia può farcela
La settimana più bella da quando l'altoatesino ha preso per la prima volta in mano la racchetta un paio di decenni fa, si chiuderà rappresentando i colori della propria nazione.
Il risveglio è quantomai dolce, dato che da oggi Andreas Seppi occupa la 18sima posizione del Ranking ATP; per la prima volta sfonda il "muro dei 20".
A Torino contro la Croazia, una sfida valida per il primo turno del World Group. Tra gli avversari ci sarà anche Cilic, battuto dall'azzurro nel primo Major dell'anno, che lo ha visto chiudere agli ottavi contro Chardy. Una sfida, quella col tennista dell'altra sponda dell'Adriatico, terminata al quinto set dopo quasi quattro ore di battaglia. Equilibrio annunciato nel confronto in singolare tra i top player nazionali, che vede comunque partire Seppi in leggero vantaggio quantomeno per i recenti risultati, a dispetto della parabola discente - sicuramente momentanea - di uno dei più cristallini talenti del circuito, ex Top Ten nel 2010 all'età di 22 anni. Torna finalmente un italiano nei primi venti, non lo si vedeva dai tempi di Gaudenzi che - proprio 18° nel '95 - mantenne la "categoria" per due anni e mezzo. L'augurio è che Andreas possa anche migliorarsi in termini di posizione e longevità di classifica. Petrangeli e Panatta paiono irraggiungibili nel tennis moderno, quantomeno se non si parte già con una base di immenso talento. Ma anche il lavoro paga, come ha dimostrato l'altoatesino, costantemente miglioratosi - non solo in termini di classifica - con il sudore della fronte negli ultimi anni.
Sono buone, anzi ottime le possibilità anche nel doppio con Bolelli e Fognini grandi protagonisti nei recenti Open d'Australia che li ha visti arrendersi in semifinale e al terzo set contro la coppia più forte di sempre e insieme da sempre: i gemelli Bryan. Sirola e Petrangeli sono ben lontani, nel tempo e nelle gesta, ma da quanto s'è visto nella terra dei canguri - limitatamente alla lunaticità che contraddistingue il duo - possono giocarsela con tutti.
Chi si aggiudicherà la sfida a cavallo del mare nostrum incontrerà i mostri sacri della Spagna, un motivo in più per dimostrare il valore crescente del tennis azzurro in previsione - potenziale - di un esame di maturità non da poco.

Luca Pelliccioni

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