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Federer compie 15 anni

27 set 2012
Federer compie 15 anni
Soffia sulle candeline, Roger. Il problema minore – quello di prendere coscienza del tempo che passa e delle quindici stagioni sul groppone – ben più imbarazzante doversi decidere sul desiderio da esprimere. Perché quando ti chiami Roger Federer e a 14 anni potevi dire di essere già il numero uno di Svizzera, mentre a 17 hai già messo in bacheca il tuo primo Wimbledon Juniores con tanto di Orange Bowl a fine anno, trovare qualcosa da chiedere è veramente difficile.
Neanche affrontare il discorso Slam, in quanto il record di vittorie (17) è proprio il suo. Più di Connors, più di Borg, più di Lendl. Semplicemente Federer.
Il giocatore che per più tempo ha guardato tutti dall’alto in basso, il numero uno per eccellenza, 297 settimane al vertice del tennis mondiale. Gli è mancato il Grande Slam, sfiorato a ripetizione (2004, 2006, 2007) quando quel maledetto Roland Garros sembrava dover diventare il suo incubo peggiore. Incubo svanito poi nel 2009 quando nel momento più difficile della sua carriera, quando le malelingue prospettavano il suo ritiro, è riuscito ad alzare al cielo parigino la coppa più sudata.
Decisamente migliore il feeling con la superficie veloce: è l’unico ad aver realizzato una cinquina in almeno due tornei Slam (US Open, imbattuto per 40 incontri consecutivi tra il 2003 al 2009, e Wimbledon, dove detiene il record di finali consecutive disputate, 7).
Detiene poi il record di finali e semifinali giocate negli Slam (24 finali e 32 semifinale, di cui 23 consecutive). L’unico ad aver disputato per tre anni tutte le finali Slam, il Roger’ Slam.
È uno dei sei giocatori che hanno vinto tutti e quattro i Major. Il suo record di vittorie (63 – 9) è ancora da battere sul cemento australiano. Al momento è il giocatore che ha vinto il maggior numero di game negli Slam: 5617, un’esagerazione.
Questi sono solo una parte dei record di Roger Federer, che in quindici anni di emozioni, colpi tra le gambe, lob e ricami ha saputo dipingere il mondo del tennis di un colore che nemmeno si sapeva potesse esistere. Oggi è uno dei migliori giocatori di sempre. Per alcuni è riduttivo.

Luca Pelliccioni

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