Due vittorie interne nei primi due quarti di finale, il Bayern in rimonta 2-1 sul Manchester, mentre il Lione fa suo il derby con il Bordeaux, un 3-1 che sa tanto di semifinale. Quel passaggio del turno che cercheranno di ipotecare Inter e Barcellona. Mourinho si affida allo stesso modulo usato con il Chelsea, vale a dire tre attaccanti, Milito, Pandev ed Eto’o, più il trequartista Sneijder, ma avverte: i russi hanno sempre segnato nelle gare esterne di questa Champions League. Attesa enorme a Milano, dove sono previsti 80mila spettatori, cosi come a Londra per la supersfida tra Arsenal e Barcellona. Due squadre simili, per modulo, atteggiamento e mentalità. Per entrambe due punti di riferimento in mezzo al campo, lo spagnolo Fabregas per i londinesi, Xavi a dettare i ritmi del gioco per i campioni d’Europa. E poi il reparto offensivo, giovane ma potenzialmente fortissimo quello inglese, con Bendtner, Arshavin e Nasri. Semplicemente stellare quello del Barcellona, con Messi, Ibrahimovic e l’ex di turno Thierry Herny. Il pronostico dice Barcellona, ma l’Arsenal si presenta con cinque vittorie casalinghe e con il desiderio di vendicare la sconfitta nella finale di Parigi del 2006.
Palmiro Faetanini
Palmiro Faetanini
Riproduzione riservata ©
