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L’associazione Avvss in udienza dai Capitani Reggenti

17 ott 2007
L'udienza dai Capitani Reggenti
L'udienza dai Capitani Reggenti
Il fabbisogno di sangue è in costante crescita. Donarlo è un segno di solidarietà e civiltà. Occorre quindi che sempre più persone, soprattutto giovani, entrino a far parte della grande famiglia dei donatori. Donare il sangue - ha continuato il Segretario Berardi - è una scelta personale di apertura verso gli altri che aggiunge qualcosa, senza togliere nulla, alla vita di ciascuno.
L’udienza ha assunto un significato particolare poiché avvenuta a pochi mesi dal cinquantenario dell’associazione. Nel 2008 l’Avvss compierà mezzo secolo. Il presidente Renzo Ghiotti ha quindi ripercorso le varie tappe della sua storia, a partire da quel lontano 1958 data in cui un gruppo di cittadini di buona volontà si riunì per dare vita a una delle associazioni volontaristiche più nobili.
Berardi ha quindi presentato alla Reggenza Gian Paolo Rolli - direttore sanitario dell’Avvss per oltre 25 anni - e che ha ricoperto ruoli dirigenziali sia nel servizio di medicina preventiva che di base, segnalandosi per l’alta professionalità, impegno e umanità. Proprio per premiare la sua grande dedizione ai principi e valori della comunità sammarinese l’associazione ha deciso di conferirgli il titolo di Direttore Sanitario Emerito. Un riconoscimento accolto con grande emozione. Rolli è riuscito a malapena a trattenere le lacrime. Si è detto orgoglioso e commosso. Ma non ha nascosto anche un pizzico di tristezza. Legata al suo ritiro dalla vita attiva, una pensione che per un uomo come lui, da sempre impegnato con passione nel suo lavoro, viene vissuta come un peso.
Anche la Reggenza ha voluto rivolgergli un particolare plauso, per l’instancabile e preziosa attività svolta nell’associazione. L’Avvss ha contribuito alla diffusione di quella cultura del saper donare. E’ quindi auspicabile - ha detto la Reggenza - che possano essere valorizzate al meglio tutte quelle forme di associazionismo volontario in grado di promuovere la solidarietà. Per offrire, soprattutto ai più deboli, la speranza di un futuro migliore.

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