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Perché esistono le fake news e come difendersi

Quello che i complottisti non dicono

di Davide Gresta Zucchi
3 apr 2022
@pixabay
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Sono ormai diversi anni che sempre di più si parla di notizie false, le cosiddette fake news. Le motivazioni principali per cui proliferano sul web sono di base due: fare soldi e ottenere consenso politico. La scelta di internet rispetto ad altri canali è legata al fatto che c'è meno controllo e anche perché si può potenzialmente arrivare a molte persone.

Analizzando determinati siti internet, pagine Facebook, canali Telegram e YouTube che riportano una mole consistente e costante di notizie “alternative”, balzano all'occhio dei meccanismi molto simili tra loro: dopo aver sedotto l'utente con titoli accattivanti, quali per esempio “rivelazioni straordinarie”, “le verità nascoste”, “i media ve l'hanno tenuto nascosto per anni” ecc., l'internauta andrà a fare click e il detentore della pagina o canale ha già raggiunto il suo primo risultato.

Successivamente avviene un vero e proprio lavaggio del cervello: gli utenti vengono conquistati da una moltitudine di informazioni apparentemente incredibili, eccitanti, coinvolgenti, ma sempre false o non verificate da fonti attendibili. La maggior parte delle volte creano false speranze negli individui che loro malgrado cadono nella rete. Annunciano anche date per l'avvenimento di fatti inverosimili, che poi vengono sempre posticipate nel momento in cui quel giorno arriva. Ma nel frattempo l'utente è preso, intrappolato in un meccanismo perverso che nemmeno lui sa di vivere.




Non è un semplice giochetto di cattiveria basato sul cinismo e sul semplice prendere in giro le persone. Queste dinamiche vengono realizzate con scopi ancor meno edificanti: dopo aver abbindolato per bene un target di utilizzatori del web, si cela per la maggior parte delle volte la vendita di qualcosa. Si sfruttano quindi le persone più “fragili” o poco informate, per lucrarci sopra. Connessi a contenuti sensazionalistici e fantasiosi spacciati come verità, si vendono corsi, libri, abbonamenti ai canali e altro genere di prodotti, incluse donazioni, che di norma fruttano molto denaro.

Realizzare proventi economici è il motivo principale dell'esistenza di siti che trasmettono notizie false; questo aspetto, però, non è il solo motore portante di questa macchina infernale. Un pezzo dell'ingranaggio è infatti composto anche da interessi politici. Qualche volta, infatti, vengono veicolate informazioni false per fare propaganda nei confronti di una parte politica, sia essa di destra o di sinistra. Determinati siti sono addirittura legati a un partito in modo palese.

Quello che si può fare per difendersi dalle fake news è riconoscere i meccanismi di cui si è parlato prima e cercare di evitarli. E sono sempre basati da questi step: affascinare per catturare l'attenzione, lavaggio del cervello, richiesta di denaro o di consenso elettorale.





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