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Rimini: restano in carcere i "ladri di gioielli"

14 giu 2008
Tribunale di Rimini
Tribunale di Rimini
Giovanni Nasti, Domenico Lieto e Massimiliano Murolo, sono stati gli artefici di sette rapine e di una tentata rapina tra il novembre 2007 e il marzo 2008 tra Rimini, Terni, Prato e Livorno.
I tre pregiudicati arrestati dalla squadra mobile di Napoli devono rispondere di concorso in rapine pluriaggravate, detenzione e porto illegale di armi.
Le indagine condotte dal sostituto procuratore Paola Bonetti sono iniziate dopo la prima rapina risalente al 22 novembre a Rimini.
Le modalità adottate per l’esecuzione dei reati sono state le medesime anche per le successive rapine: grande rapidità e precisione nell’operazione.
La banda alloggiava nel raggio di 100 km dalla città nella quale era previsto il colpo. Dopo aver scelto una banca, veniva individuata una vittima. Domenico Lieto si occupava del pedinamento in auto, mentre gli altri due componenti della banda, a bordo di una moto aggredivano e rapinavano il malcapitato.
Tra le vittime anche una cittadina sammarinese, che dopo aver prelevato denaro a San Marino era stata derubata di 20.000 euro a Rimini.
In cinque mesi di attività, la banda era riuscita a raccogliere denaro e gioielli per un valore superiore alle 150.000 euro. L’attività investigativa alla quale ha collaborato la squadra mobile di Rimini si è avvalsa di appostamenti e pedinamenti. Oltre all’arresto dei tre componenti della banda sono state sequestrate anche due moto ed una Mercedes.

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