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Ponte di Tiberio: 2000 anni e non sentirli...

Compleanno per Il "passaggio augusteo" sul fiume Ausa terminato nel 21 d.C.: festeggiamenti, festival e pedonalizzazione definitiva, per il bimillenario della costruzione romana più amata dai riminesi

di Francesco Zingrillo
2 feb 2021

Dal Palladio al pittore William Turner è il ponte romano tra i più celebrati e ritratti della storia moderna forse “il più bello” per tutti i riminesi e anche per molti sammarinesi che lo amano come “cardine” del Borgo San Giuliano felliniano. Ogg lo chiamano FLUXUS per gli incontri e le relazioni storiche e culturali che sa creare da sempre (Festival del Mondo antico e Limes savignanese quest'anno tutti per lui...). Duemila anni e non sentirli con qualche restauro e aggiustamento insieme alll'Arco d'Augusto segna il perimetro sociale e culturale di una intera città che si fa contenere volentieri dalla storia romana determinata da 2 imperatori: OTTAVIANO che lo ha iniziato e voluto e TIBERIO che in 7 anni lo ha concluso per sempre fino a oggi, 2 millenni dopo. 70 meri per 5 arcate su blocchi di pietra bianca d'Istria degno di Augusto perchè immortale. Medioevo e Rinascimento lo hanno celebrato più di noi mentre la tradizione popolare lo ha battezzato come “e po(u)nt de dievul (o dievli, più recente)” perchè a resistito a guerre e occupazioni di ogni genere compresi i tedeschi e i bombardamenti alleati senza batter ciglio affronta il suo III Millennio.

fz


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